martedì 28 febbraio 2012

Baratti e Milano

Baratti e Milano, Piazza Castello

Uhh... l'atmosfera qua dentro è veramente di lusso. Il mio giaccone nero con sopra alcuni peli di cane non è approrpriato per questo posto. Pure il cesso è di classe..una pisciata diventa nobilissima da Baratti e Milano. Soffitto decorato, pareti decorate, tavoli decorati, camerieri decorati..è tutto d'arte. Tutto è legno, tutto è 800, stilosissimo. Delle grandi vetrate si affacciano sulla Galleria Subalpina (si chiamerà davvero cosi?) piena di negozietti carini e un cinema d'essai, il Romano. Se ci si guarda attorno è lo sfarzo a dominare: tanti rilievi lignei e non, pochi quadri, grandi tendoni che riparano dalla luce (le dame una volta fuggivano dal sole, è una questione di bellezza e di classe, mica pizza e fichi), ma soprattutto un lungo bancone lavorato minuziosamente da chissà quale maestro artigiano; in pandan i tavolini e le sedie. Arriva il menù...  le prime pagine spiegano un po' il locale, poi arrivano la pagina delle bevande, quella della caffetteria e quella dei pasti. C'è ampia scelta su ogni cosa: io punto a prendere il mio solito bicchiere d'acqua (mi arriverà una bottiglietta da mezzo litro), una spremuta d'arancia, una brioche alla crema e una porzione di panna. Il mio partner invece va per un bicerin torinese e la stessa mia brioche. Quando il cameriere se ne va con le nostre ordinazioni (ah a proposito: è molto raro che sbaglino le portate, si scrivono tutto nel block notes) diventiamo impazienti, la fame e la curiosità ci assale! Finalmente arriva la nostra colazione e io affondo con tutta la mia grinta il cucchiaino dentro la panna... OTTIMA!!! le papille gustative reagiscono bene! La panna non delude: la cosistenza è davvero quella giusta, non è troppo leggera ma neanche effetto mattone, non è troppo zuccherata ed è bianca tendente al giallino. Peccato per la quantità: si, è vero, me ne sarei fatta fuori un barile maaa... sorvoliamo. Poi è il momento della spremuta: buona anche questa, ma non è così emozionante parlare della spremuta, passiamo piuttosto al pezzo forte: la brioche! Appare scura, tipo un po' bruciacchiata. In realtà non è bruciata, anzi, ma è sicuramente cotta bene. La crema all'interno vince, è proprio buona... anche questa è densa, ma resa leggermente più liquida dallo zucchero contenuto. E' molto gialla..direi, giallo fieno, pero' si capisce che non ci sono coloranti. La brioche, essendo cotta e più che dorata, non rimane molto morbida; ciò che prevale è la croccantezza. Scrocchia talmente bene in bocca che sembra leggermente biscottata. Devo dire pero' che non incontra molto i miei gusti, ma questo è un fatto totalmente personale..io sono più da brioche a sfoglia, in cui si vede nettamente la pasta croccante divisa in sfoglie sottilissime, con all'interno un cuore morbido di mollica zuccherata. Il bicerin del mio ragazzo invece è davvero soddisfacente: non ne so nulla di bicerin, pero' a detta di lui è orgasmico. "E' la giusta combinazione di panna, caffè e cacao", dice. Crediamogli! All'interno del bar si sente della musica classica, che si intona perfettamente con lo stile del locale e anche con il fiorellino riposto su ciascun tavolino. Ogni tanto nel cd salta fuori qualche pezzo tristissimo, sullo stile della Marcia Funebre. E proprio di Marcia Funebre si tratta quando abbandoniamo la nostra postazione per dirigerci verso...la cassa, dove uno splendido signore ci accoglie per farci gentilmente pagare. Noto che il mio ragazzo si tocca le palle, come gesto scaramantico prima dell'arrivo del conto. E infatti, la botta: 22 euri circa. Tutto sommato ci aspettavamo che facesse di più! Alla fine si tratta di un bar storico, collocato nella parte centrale della città..insomma non siamo a Venezia ma non ci voleva tanto per capire che i prezzi non sarebbero stati proprio uguali uguali a quelli del Bar Stadio!  Ce ne andiamo fieri di avere compiuto anche questa missione, per il bene dell'umanità e dell'informazione.. anche la colazione da Baratti e Milano è stata eseguita!

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